Come ci ha insegnato Il Signor Pilates, il Core (pronuncia kôr) è la chiave per il benessere di postura perfetta. Comprende: gli addominali (retto dell’addome, obliqui, trasverso), i muscoli paravertebrali, i glutei, il quadrato dei lombi, i il diaframma, l’ illeo psoas.
La Power House è una terminologia classica nel lessico della disciplina del Pilates, significa “sede della forza” e dal punto di vista biomeccanico corrisponde al punto di equilibrio, ossia il baricentro, considerato il centro di forza.
Anatomicamente il baricentro è situato circa 7 cm sotto l’ombelico e 7 cm in profondità.
Ogni movimento ha come riferimento questa zona, anche quando non sembra coinvolto direttamente, ad esempio se si solleva una gamba, questa si muoverà anche per mezzo di una contrazione addominale.
Un core e una power house ben allenati sono dunque fondamentali per mantenere e controllare ogni movimento del corpo, evitare come al solito di “farci del male” con postura e movimenti scorretti.
Ma la “power house” va oltre il semplice concetto biomeccanico di baricentro, nella filosofia Yoga questa zona corrisponde a Manipura Chakra, centro del plesso solare, è raffigurato come un triangolo rosso girato verso il basso. E’ sede dell’energia del corpo, sentimenti, forza di volontà, autocontrollo, personalità, identità, coscienza di sé, emotività, compassione, empatia, sensibilità, desiderio, capacità d’imposizione, spontaneità.
E’ un muscolo importantissimo per una corretta respirazione, segmento muscolare estremamente importante, spesso nominato nel Pilates e nello Yoga.
E’ una cupola composta di muscoli e tendini che separa il torace dall’addome, la sua importanza è dovuta a rapporti con importanti strutture del sistema neurovegetativo, vi passano inoltre numerosi nervi.
Una flaccidità addominale può provocare una respirazione troppo bassa, con ipertono addominale si può avere una respirazione alta. Riveste notevole importanza anche dal punto di vista posturale, ad esempio causare tensione nel lombare. Questo muscolo si sviluppa in fase embrionale, la cupola diaframmatica si forma dal tratto cervicale.
Perciò un dolore cervicale può essere causato da un blocco diaframmatico e viceversa. Le relazioni tra torace e addome sono quindi fondamentali per una corretta respirazione e benessere psicofisico.
Il diaframma riveste una grande importanza anche sul piano emozionale, gli shock emotivi, così come quelli fisici, condizionano questa struttura e possono essere come “memorizzati dai tessuti”.
Altro fattore da non dimenticare la grande correlazione tra diaframma e intestino, grazie al suo movimento continuo di pompa. Il diaframma è un muscolo coinvolto in quasi tutte le funzioni del corpo.
Se è libero da ostruzioni permette al corpo stesso di essere in buona salute.
Nello Yoga il diaframma corrisponde al 3° chakra, Manipura Chakra, che significa gioiello luminoso o anche detto il Chakra del Plesso Solare, è legato all’elemento fuoco.
E’ visto come un’indispensabile accumulatore di energia da cui l’energia vitale (chiamato prana) viene distribuita in tutto il corpo.
Rappresenta aspetti quali: volontà, sentimenti, potere e identità, svolge un ruolo centrale nello sviluppo della maturazione e della personalità di un IO sano.
Qui nasce la spinta che porta l’individuo ad affermarsi nella vita e rispetto al mondo che lo circonda, affrontando le continue sfide dell’esistenza di ogni giorno. E’ la sede della forza personale, della consapevolezza di sé.
Rappresenta la forza motrice dei pensieri, dei sentimenti e dei desideri personali, l’entusiasmo per le attività, nella libera realizzazione dei propri talenti, nel movimento, nell’emozione e nella vitalità, nel desiderio in nuove esperienze, ma non esprime solo energia e vitalità, ma esprime qualità come la compassione e il calore umano.
Uno squilibrio di questo centro può rende facili all’ira, predispone a ulcere di origine nervosa, all’incapacità di essere calmi, mentre uno squilibrio in senso opposto può causare timidezza, scarsa energia, necessità di ricorrere a sostanze esterne per stimolare il proprio fisico, tendenza alla sottomissione e disturbi digestivi.
La respirazione diaframmatica quindi è importantissima per molti aspetti, non solo fisiologici, ma anche emotivi.
Nello yoga ci sono molte tecniche di respirazione, chiamate Pranayama, che possono “sbloccare” il diaframma toracico, chiamato nello Yoga il 3° Chakra.
Per una buona salute psico-fisica è perciò indispensabile mantenere “sbloccato” il diaframma toracico, per consulenze clicca qui –> Contatti
Il tuo respiro deve fluire con grazia, come un fiume,
e non come una catena di aspre montagne o il galoppo di un cavallo.
Il pavimento pelvico è stata un’ area per millenni sottovalutata e poco conosciuta in occidente.
E’ recentemente definito “muscolo della felicità” ed è importantissimo per il benessere sia femminile che maschile.
Comprende: muscoli, legamenti, fasce, chiude inferiormente la cavità addominale e pelvica, è presente, seppur strutturato per ovvie ragioni diversamente, sia nell’uomo che nella donna.
Il pavimento pelvico ha il ruolo fondamentale di sostegno degli organi interni come: la vescica, il retto e nella donna anche l’utero, che si troverebbero altrimenti “sospesi” all’interno di questa cavità.
Contribuisce al corretto funzionamento della minzione, della defecazione e dell’attività sessuale-riproduttiva.
Oltre a mantenere in sede questi organi, contraendosi impedisce all’urina di passare attraverso l’uretra e alle feci di passare attraverso il canale anale.
La contrazione del pavimento pelvico determina infatti la chiusura degli sfinteri uretrale e anale e l’elevazione degli organi pelvici.
Il suo rilassamento favorisce invece l’eliminazione di urina, feci e gas.
Ma non solo, questi muscoli contribuiscono alla stabilizzazione della colonna vertebrale, lavorando in sinergia con i muscoli addominali e il diaframma.
Il tabù della sessualità femminile e la visione maschilista della donna come sola procreatrice, ancora purtroppo non del tutto superata, ha fatto si che il “muscolo della felicità” fosse totalmente ignorato in occidente.
Solo recentemente ha iniziato a diffondersi la cultura della prevenzione del prolasso dell’utero, dell’ incontinenza femminile, delle lacerazioni perinatali durante il parto, dei problemi sessuali femminili.
Ma anche nell’uomo la perdita di funzionalità del pavimento pelvico ha molte sintomatologie: difficoltà nella minzione, eiaculazione precoce, stimolo a una minzione impellente, peso nella parte bassa dell’addome, dolore durante coito.
Un problema a carico del pavimento pelvico può determinare perciò una disfunzione di una o più di queste funzioni e sfociare in problematiche che interagiscono sia a carattere sociale che di qualità della vita.
I nuovi approcci riabilitativi e preventivi sono in grado di integrare e spesso sostituire i tradizionali interventi chirurgici e farmacologici.
Avere consapevolezza di questi muscoli, individuarli, saperli attivare e rilassare correttamente èfondamentale per la salute e il benessere di ognuno di noi.
Nello Yoga questa regione viene da sempre chiamata Mula Bandha, che in sanscrito significa “sigillo della radice”.
Lo Yogi impara ad averne consapevolezza e controllare questa regione durante la sua pratica.
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